Corsi disponibili

 Corso OSS 2021   01/2021

Specifiche del corso

ORE: 1000 ore DI CUI:  450 ore DI TOERIA, 100 ore DI ESERCITAZIONE E 450 ore DI TIROCINIO.;

quest’ultimo dovrà essere svolto per il 50% in una struttura di ricovero e cura e, per il restante 50% in una struttura socio-sanitaria

Lezioni: TEORICHE, ESERCITAZIONI E TIROCINIO
Frequenza: OBBLIGATORIA, TETTO MASSIMO DI ASSENZE  10% DELLE ORE COMPLESSIVE

Corso OSS 2020

Corso OSS 2020

Specifiche del corso

ORE: 1000 ore DI CUI:

450 ore DI TOERIA, 100 ore DI ESERCITAZIONE E 450 ore DI TIROCINIO.;

quest’ultimo dovrà essere svolto per il 50% in una struttura di ricovero e cura e, per il restante 50% in una struttura socio-sanitaria

Lezioni: TEORICHE, ESERCITAZIONI E TIROCINIO
Frequenza: OBBLIGATORIA, TETTO MASSIMO DI ASSENZE  10% DELLE ORE COMPLESSIVE


  • Studenti iscritti: 43
Corso OSS 2019

Denominazione Figura Professionale

L’operatore socio-sanitario svolge la sua attività sia nel settore sociale che in quello sanitario, in servizi di tipo socio-assistenziale e socio-sanitario, residenziali o semiresidenziali, in ambiente ospedaliero e a domicilio dell’utente.

Tipologia di utenza:

– Bambino;

– persona anziana;

– persona con problemi di psichiatria;

– persona con handicap;

– malato terminale o morente.

L’operatore socio-sanitario svolge la sua attività in collaborazione con gli altri operatori professionali preposti all’assistenza sanitaria e a quella sociale, secondo il criterio del lavoro multiprofessionale.

Descrizione sintetica della Figura Professionale

Il corso per Operatore Socio Sanitario è volto a fornire un formazione specifica di carattere teorico e tecnico-pratico per un profilo assistenziale polivalente, riferito ad un operatore in grado di intervenire nelle situazioni caratterizzate dalla mancanza di autonomia psicofisica dell’assistito con un approccio che privilegia l’attenzione alla persona, alle sue esigenze e potenzialità residue. Il corso intende fornire l’acquisizione e l’approfondimento di una professionalità polivalente coerente con il profilo professionale.

Specifiche del corso

ORE: 1000 ore DI CUI:

450 ore DI TOERIA, 100 ore DI ESERCITAZIONE E 450 ore DI TIROCINIO.;

quest’ultimo dovrà essere svolto per il 50% in una struttura di ricovero e cura e, per il restante 50% in una struttura socio-sanitaria

Lezioni: TEORICHE, ESERCITAZIONI E TIROCINIO
Frequenza: OBBLIGATORIA, TETTO MASSIMO DI ASSENZE  10% DELLE ORE COMPLESSIVE

Destinatari
Il corso è rivolto a persone, in possesso dei seguenti requisiti:

-Diploma di scuola dell’obbligo
-Compimento del diciottesimo anno di età alla data di iscrizione al corso
-Possesso del certificato di idoneità all’esercizio delle funzioni previste dal profilo professionale di O.S.S. rilasciato da una struttura pubblica del Servizio Sanitario Nazionale

Programma formativo
Di seguito sono elencati tutti i moduli formativi che compongono il corso di qualifica professionale:

Organizzazione aziendale e dei servizi sociali e sanitari
Ricerca attiva del lavoro e autoaggiornamento professionale
Sicurezza igiene e prevenzione sul lavoro
Informatica di base
Etica Professionale e bisogni delle persone
Raccogliere dati sull’assistito utili per la definizione del piano di intervento
Proporre specifiche per la predisposizione del piano di intervento individualizzato
Partecipare ai lavori di équipe per definire e dare attuazione ai piani di lavoro
Comunicare
Lavorare in gruppo
Affrontare le criticità del lavoro
Relazionarsi con l’utente, la famiglia e la rete informale di cura per personalizzare l’assistenza
Assistere l’utente nella mobilità
Assistere nella preparazione e nell’assunzione dei cibi
Assistere nell’igiene personale
Curare l’igiene degli ambienti, delle apparecchiature e degli strumentari
Realizzare semplici operazioni in collaborazione con il personale sanitario
Realizzare attività di socializzazione e animazione rivolte a gruppi e a singoli in collaborazione con il personale competente.


CORSO PER IMPRENDITORE AGRICOLO PROFESSIONALE (IAP ed.6)

DESCRIZIONE DEL CORSO

Corso per Imprenditore Agricolo Professionale (IAP6). 

Imprenditore agricolo professionale (IAP), secondo la definizione e i requisiti forniti dal D. lgs. 99/2004, è chi dedica ad attività agricole, direttamente o in qualità di socio di società, almeno il 50% del proprio tempo di lavoro complessivo e che ricavi da queste attività almeno il 50% del proprio reddito globale da lavoro.

Il D.lgs 99/2004 ha modificato la precedente figura istituendo la nuova qualifica di imprenditore agricolo professionale – (IAP) estendendone l’applicabilità anche ai soci di società agricole. Pertanto, viene considerato IAP colui che, in possesso di conoscenze e competenze professionali, dedichi all’attività agricola di impresa direttamente o in qualità di socio, almeno il 50% del proprio reddito globale da lavoro (25% per le aziende ubicate in zone svantaggiate di cui all’art. 17 del reg. CE n.1257/99). Per reddito viene preso a base quello dichiarato ai fini fiscali (UNICO/ 730) escludendo dal computo del reddito di lavoro le pensioni di ogni genere, gli assegni ad esse equiparati, le indennità e le somme percepite per cariche pubbliche.

Il D.lgs 101/2005 ha disposto, inoltre, che le indennità e le somme percepite per l’attività svolta in Società agricole, sono equiparati a redditi derivanti da attività agricola. Circ.48/2006).


  • Studenti iscritti: 21
GESTIONE ED USO EFFICIENTE DELLE RISORSE IDRICHE

Il corso ha l’obiettivo di fornire conoscenze volte a:

- comprendere l'acqua nel quadro dei servizi ecosistemici e tutelare le esigenze ambientali,

- incoraggiare l'uso di misure di efficienza tecnica,

- incentivare i corretti sviluppi tecnologici e comportamentali,

-sensibilizzazione e monitoraggio delle risorse idriche.

- migliorare le conoscenze di base sull’argomento.

I contenuti del corso sono i seguenti:

1: La gestione delle risorse idriche e la difesa dal rischio di alluvione.

2: Monitoraggio idrometeorologico,

3: Fenomeni di inquinamento delle acque superficiali e sotterranee.

4:Tecniche di aridocoltura. ( tecniche capaci di conservare la risorsa idrica: incrementando l’accumulo di acqua nel suolo, limitando le perdite per evaporazione e ruscellamento, scegliendo specie varietà e portinnesti capaci di sfruttare meglio l’acqua meteorica ed irrigua)

5: Scelta e gestione delle colture. ( necessità di adottare criteri di uso oculato dell’acqua indirizzandosi verso specie che, pur determinando un risparmio idrico, non deprimano la redditività e la competitività dell’azienda)

6: Irrigazione e bilancio idrico. (iirrigare le colture in base alle reali esigenze della pianta e nel giusto momento rendendo l’uso dell’acqua molto efficiente , minimizzando i volumi necessari per il raggiungimento delle migliori produzioni.)

7: Metodi e sistemi irrigui. (attrezzature e  modalità adottate per l’irrigazione delle colture permettendo di conseguire un’economia nell’uso dell’acqua. Sistemi altamente efficienti - come quelli in pressione ad aspersione ed a goccia - dotati di buone caratteristiche qualitative e di elevata omogeneità di distribuzione.)

8: Riuso irriguo delle acque reflue.  (norme tecniche per il riutilizzo delle acque reflue, allo scopo di limitare il prelievo delle acque superficiali e sotterranee, riducendo l'impatto degli scarichi sui fiumi e favorendo il risparmio idrico, mediante l'utilizzo multiplo delle acque di depurazione.)

9:Risparmio idrico sul territorio. (impermeabilizzazione della canalizzazione,  maggior ricorso al trasporto tubato e la razionalizzazione delle procedure di consegna dell’acqua,  necessarie per ridurre la continua rincorsa a nuove esigenze di prelievo idrico dai fiumi.

 

 

  • Studenti iscritti: 30
VENDITA DIRETTA DEI PRODOTTI AGRICOLI E ZOOTECNICI - MISURA 1.1.

Corso per Imprenditore VENDITA DIRETTA DEI PRODOTTI AGRICOLI E ZOOTECNICI. Corso finanziato dal PSR Calabria 2014/2020 Mis. 1 Intervento 01.01.01.

La filiera corta viene considerata un importante strumento per lo sviluppo dei mercati locali, delle produzioni tipiche, dell'economia rurale in senso lato attraverso le sinergie che questo tipo di commercializzazione dei prodotti agricoli e del cibo è capace di attivare con altri settori, ad esempio con il turismo ed il commercio di prossimità.

In questo corso tratteremo i riferimenti normativi relativi alla vendita diretta e viene fornita una definizione di questa modalità di commercializzazione propria delle imprese agricole ed agroalimentari.

Inoltre, sono descritte le forme più comuni di vendita diretta presenti in Italia, ossia: il punto vendita aziendale, la vendita nei mercati rionali, i mercati degli agricoltori o farmer’s market, l’e-commerce realizzato dall’agricoltore e le reti di imprese agricole create con lo scopo della vendita diretta.

Inoltre saranno trattati i riferimenti normativi relativi alla filiera corta e la definizione dei principali modelli di filiera corta. Le forme più diffuse o comunque più rilevanti di filiera corta sono: i gruppi di acquisto solidale o Gas, il punto vendita di prodotti locali gestito in partnership, i canali innovativi (e-commerce della filiera corta) ed il segmento B2B che raccorda imprese agricole e ristorazione, sia ristorazione collettiva pubblica, sia Ho.Re.Ca.

  • Studenti iscritti: 29
CORSO PER IMPRENDITORE AGRICOLO PROFESSIONALE (IAP ed.5)

DESCRIZIONE DEL CORSO

Corso per Imprenditore Agricolo Professionale (IAP1). Corso finanziato dal PSR Calabria 2014/2020 Mis. 1 Intervento 01.01.01.

Imprenditore agricolo professionale (IAP), secondo la definizione e i requisiti forniti dal D. lgs. 99/2004, è chi dedica ad attività agricole, direttamente o in qualità di socio di società, almeno il 50% del proprio tempo di lavoro complessivo e che ricavi da queste attività almeno il 50% del proprio reddito globale da lavoro.

Il D.lgs 99/2004 ha modificato la precedente figura istituendo la nuova qualifica di imprenditore agricolo professionale – (IAP) estendendone l’applicabilità anche ai soci di società agricole. Pertanto, viene considerato IAP colui che, in possesso di conoscenze e competenze professionali, dedichi all’attività agricola di impresa direttamente o in qualità di socio, almeno il 50% del proprio reddito globale da lavoro (25% per le aziende ubicate in zone svantaggiate di cui all’art. 17 del reg. CE n.1257/99). Per reddito viene preso a base quello dichiarato ai fini fiscali (UNICO/ 730) escludendo dal computo del reddito di lavoro le pensioni di ogni genere, gli assegni ad esse equiparati, le indennità e le somme percepite per cariche pubbliche.

Il D.lgs 101/2005 ha disposto, inoltre, che le indennità e le somme percepite per l’attività svolta in Società agricole, sono equiparati a redditi derivanti da attività agricola. Circ.48/2006).